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Sopra i tetti e fra le stelle. L'energia solare spaziale come nuova frontiera energetica: energia ininterrotta e pulita direttamente dal cosmo a casa tua.

Il futuro dell'energia è luminoso e brilla proprio come il sole! Secondo gli esperti, l'energia solare è il meglio dell'elettricità, e le cose stanno andando proprio in questa direzione. Infatti, da pochi anni a questa parte, l'energia solare ha fatto un grande balzo in avanti, crescendo più velocemente di qualsiasi altra energia rinnovabile. Ma non fermiamoci qui: il prossimo step vedono i pannelli solari non solo sopra i tetti, ma anche fra le stelle! Sì, hai sentito bene.

Installando i pannelli solari nello spazio, potremmo avere energia costante, senza interruzioni, proprio come il sole che non smette mai di brillare. Questo non è solo un sogno, ma pian piano sta diventando la nostra realtà, portando energia pulita e inesauribile direttamente dal cielo a casa nostra.

Verso l'infinito e oltre: energia rinnovabile nello spazio

Mentre la tecnologia fotovoltaica sulla Terra fa passi da gigante, non è priva di sfide: i pannelli solari richiedono ampie aree di terreno e la loro efficienza è limitata dalla variabilità delle condizioni meteorologiche e dal ciclo giorno-notte. Ma cosa succederebbe se potessimo liberarci di questi vincoli terrestri installando pannelli solari nello spazio?

L'avventura ha preso il via a piccoli passi, come il lancio, nel 1958, delle prime celle fotovoltaiche a bordo del satellite Vanguard 1, offrendo al mondo una prima scintillante dimostrazione delle potenzialità dell'energia solare nello spazio. Da allora, scienziati e ingegneri con la testa fra le nuvole (in senso buono) hanno iniziato a fantasticare e a costruire la strada verso la realizzazione di veri e propri impianti solari in orbita attorno al nostro pianeta.

L'idea di base è wow: i pannelli solari, una volta posizionati nello spazio, si caricano di raggi solari senza sosta, generando energia in modo continuo, proprio come fanno le centrali a gas o nucleari sulla Terra. Questi dispositivi sarebbero lanciati in orbita, a circa 36.000 chilometri dalla superficie, dove potrebbero catturare l'energia solare e trasmetterla sulla Terra mediante fasci di microonde, minimizzando così le perdite energetiche durante il trasferimento.

Dagli esperimenti alla realtà

I primi passi verso la realizzazione dell'energia solare spaziale hanno segnato un capitolo entusiasmante nella storia dell'innovazione tecnologica. Gli esperimenti condotti dal Caltech (California Institute of Technology) hanno segnato passi importanti in questo viaggio audace. Il Solar Space Power Demonstrator (SSPD) del Caltech, lanciato nello spazio per testare tecnologie fondamentali per l'energia solare orbitale, ha dimostrato la capacità di trasmettere energia wireless nello spazio, esaminando la durata e l'efficienza di vari tipi di celle solari in condizioni spaziali e testando il designdi strutture leggere e dispiegabili. Nonostante le sfide, questi esperimenti hanno offerto lezioni preziose, rafforzando la fattibilità dell'energia solare orbitale​.

E adesso, in tutto il mondo si stanno compiendo diversi sforzi per trasformare in realtà le centrali solari spaziali. Dall’India al Giappone, fino all’Europa con il suo programma Solaris, che mira a sviluppare un piano di azione entro il 2025.

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I pannelli solari sono già utilizzati nello spazio, ad esempio per alimentare la Stazione Spaziale Internazionale, ma per lanciare e distribuire sistemi sufficientemente grandi da fornire energia alla Terra, SSPD deve progettare e creare sistemi di trasferimento che siano ultraleggeri, economici e flessibili

Ali Hajimiri a capo del team Caltech

Solare spaziale: andiamo verso un futuro luminoso?

Nonostante le promesse dell'energia solare orbitale, non possiamo ignorare le sfide che questa tecnologia deve ancora superare. Le dure condizioni dello spazio, con le sue intense radiazioni e il vuoto estremo, possono deteriorare i pannelli solari molto più rapidamente, riducendone l'efficienza e aumentando la necessità di manutenzione o sostituzione frequente. Inoltre, l'invio di materiali e personale tecnico in orbita comporta costi elevati e impatti ambientali non trascurabili, dovuti alle emissioni di gas serra generate dai lanci dei razzi.

Tuttavia, è importante considerare che anche il fotovoltaico terrestre ha la sua impronta carbonica, soprattutto nei processi produttivi. Questo ci ricorda che ogni soluzione energetica ha le sue complessità e che la ricerca di un equilibrio tra efficienza, sostenibilità e costi è un percorso in continua evoluzione.

Guardando al futuro, l'energia solare orbitale rappresenta un esempio straordinario di come la tecnologia possa spingerci verso orizzonti sempre più ampi, offrendoci nuove possibilità per affrontare le sfide energetiche del nostro pianeta. Questi sforzi riflettono il nostro desiderio intrinseco di superare i limiti e di sfruttare l'ingegno umano per creare un futuro migliore.

La strada verso un'energia completamente pulita e inesauribile potrebbe essere lunga e piena di inconvenienti, ma è la nostra immaginazione e la nostra passione per le soluzioni innovative che ci avvicinano sempre più al traguardo di un mondo più sostenibile per noi e anche per le prossime generazioni.

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