«Prendo un taxi e volo da te»: il futuro della mobilità

Preparati a fare un salto nel futuro. I taxi volanti fra pochi anni sfrecceranno nei cieli italiani.

"Prendo un taxi volante e ti raggiungo al bar in un baleno". Ok, forse ci stiamo spingendo un po' troppo in là. Non saremo ancora in grado di volare dal nostro locale preferito per l'aperitivo in Darsena, ma qualcosa di simile potrebbe accadere fra pochi anni… Sì, hai capito bene: stiamo parlando di taxi volanti.

Una roba che sembrava solo figlia della fantascienza, presto potrebbe diventare una realtà tangibile. Nessun bluff, ma piuttosto un altro capitolo della rivoluzione tecnologica che promette di sconvolgere completamente il modo in cui ci muoviamo in città. 

Un taxi per il futuro, per favore

Nel futuro le macchine voleranno. L’abbiamo sempre pensato, immaginato, sognato. E adesso questo giorno non sembra più così distante. Il 2024 potrebbe essere l'anno in cui questa fantasia prende vita a Milano con l'inaugurazione dei primi vertiporti, ovvero le piattaforme di atterraggio e decollo per veicoli volanti.

I primi passi sono già stati fatti. Le aree destinate ai taxi volanti stanno iniziando a prendere forma. Quattro vertiporti si preparano a far capolino nel panorama urbano di Milano, precisamente due a Citylife e Porta Romana, e altri due negli aeroporti di Linate e Malpensa.

Gli aerotaxi non saranno solo uno sfizio “da ricchi” ma una concreta soluzione di mobilità. Non è un caso che il lancio del servizio sia previsto per il 2026, anno delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina. Quindi, mentre gli atleti si sfideranno sul ghiaccio e sulla neve, i cieli di Milano saranno solcati da queste futuristiche navette. L'obiettivo? Consentire ai viaggiatori di volare dall'aeroporto al cuore della metropoli lombarda in un attimo.

Da mini-hub e big dreams: vertiporti e taxi volanti in città

Il piano prevede la nascita di un più grande vertiporto, chiamato mini-hub, a Malpensa. Quelli cittadini saranno invece più piccoli «di circa 3-4 mila metri quadrati», ha spiegato Brunini che li descrive «Come degli eliporti ma con un piccolo terminal per il check-in, la sicurezza, eccetera». Gli eVtol, i veicoli scelti per il servizio, sono di fatto piccoli elicotteri elettrici in grado di volare fino a 100 km/h con un'autonomia di circa 60 km. E una volta a regime potranno trasportare circa duemila passeggeri al giorno.

Ora la domanda più attesa: quanto ci costerà questo viaggio? Si prevede un costo iniziale di circa 120 euro a persona. Ma niente paura! Con l'aumento della capienza di passeggeri (che passerà da 2 a 6) e l'evoluzione della tecnologia, si prevede che il prezzo possa scendere a 70/80 euro. Onesto dai, del tutto paragonabile al costo di un normale taxi. Quindi, non dovremo vendere un rene per volare sopra il traffico? Brunini spiega che l'obiettivo è, non solo di attrarre i clienti abituati a volare con un jet privato, ma anche il passeggero medio. C’è da sottolineare però che per passeggero medio si intende la clientela dei voli Business e First Class… Noialtri dovremmo arrangiarci con i mezzi pubblici. Ma, chissà, magari un giorno prenderemo un taxi volante per andare al lavoro. Intanto, iniziamo a sognare.

Milano non è l'unica città italiana a guardare al futuro. Roma, infatti, ha annunciato piani simili, con l'obiettivo di lanciare i primi taxi volanti in occasione del Giubileo del 2025. Questo renderà l'Italia un interessante laboratorio per l'innovazione nella mobilità, con due delle sue principali città che si apprestano a diventare pioniere di questa tecnologia rivoluzionaria.

Chiaramente, l'introduzione dei taxi volanti comporta non solo entusiasmanti possibilità, ma anche sfide da non sottovalutare. La sicurezza, la gestione del traffico aereo, le infrastrutture: questi sono tutti elementi che devono essere meticolosamente pianificati e gestiti.

Guardiamola però da un'altra prospettiva: un taxi volante potrebbe essere la soluzione perfetta al noioso problema del traffico cittadino. Il pendolarismo potrebbe diventare più efficiente, sostenibile (ricordiamoci, stiamo parlando di veicoli elettrici) e, perché no, decisamente più divertente.

Ma ci sentiamo pronti per questo salto nel futuro? Potrebbe sembrare un azzardo, pensare a taxi che svolazzano sopra le nostre teste, ma potrebbe anche essere proprio l'innovazione audace che serve per rivoluzionare la mobilità urbana. Perché, se si tratta di promuovere una nuova era di connessioni innovative e sostenibili, non possiamo fare altro che allacciare le cinture e prepararci al decollo.