“Mi pieghi ma non mi spezzi”: la rivoluzione di smartphone pieghevoli e schermo OLED

di Redazione 7 Novembre 2025 •

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Gli smartphone pieghevoli non sono più fantascienza, ma realtà: alcuni si riducono fino a diventare tascabili, altri si aprono e si trasformano in mini-tablet. Ma come è stato possibile creare un cellulare che si piega senza rompersi? Il segreto è tutto nella tecnologia OLED!

Ormai lo smartphone è molto più di un semplice telefono: lo usiamo per chiamare, messaggiare, lavorare, guardare video, fare acquisti e persino per pagare il conto senza tirar fuori la carta di credito. Insomma, è diventato un’estensione delle nostre mani… e della nostra vita digitale. Con tutte queste funzionalità, i telefoni sono diventati sempre più smart, funzionali e belli da vedere… ma anche più grandi e ingombranti per tasche e borse!

Proprio per questo, molti hanno iniziato a cercare soluzioni più pratiche e versatili, come gli smartwatch, e a sentire un briciolo di nostalgia per i vecchi flip phone, famosi per la loro chiusura “a conchiglia” e per la loro capacità di incastrarsi perfettamente ovunque li si mettesse.

La risposta della tecnologia a queste nuove esigenze è arrivata forte e chiara, portando sul mercato la rivoluzione degli smartphone pieghevoli e dello schermo OLED: una combo capace di combinare il fascino del passato con l’innovazione del futuro.

Smartphone pieghevoli e schermo OLED: la scienza dietro i telefoni che si piegano

La sfida principale nella creazione di un cellulare che si piega è stata rendere flessibile la parte più delicata del dispositivo, ovvero lo schermo, senza comprometterne qualità e resistenza. Ed è qui che è entrata in gioco la tecnologia OLED, acronimo di Organic Light Emitting Diode.

In parole semplici, si tratta di un sistema che sostituisce il tradizionale vetro dei display a cristalli liquidi con sottili lamine di materiale polimerico, una sorta di plastica conduttrice composta da molecole di carbonio. Questi materiali “organici” riescono a emettere luce propria quando attraversati da corrente elettrica: niente più retroilluminazione, quindi, ma un’immagine più nitida, profonda e brillante.

Così, utilizzando materiali più sottili e flessibili del vetro, è stato possibile realizzare un display pieghevole che può curvarsi, aprirsi e richiudersi senza rompersi, mantenendo un’ottima qualità visiva e consumando meno energia rispetto ai vecchi schermi LCD.

Flip o Fold? Scopri gli smartphone pieghevoli più adatti a te

Gli smartphone pieghevoli rappresentano una vera rivoluzione all’interno del panorama della telefonia mobile poiché, grazie alla loro capacità di ridursi o ampliarsi a seconda di come li si usa, riescono a adattarsi a qualsiasi esigenza:

  • Cerchi praticità e zero ingombro?
    Scegli i Flip, i moderni eredi dei vecchi telefoni a conchiglia
    . Si richiudono su sé stessi con un gesto e stanno comodamente in tasca, ma con tutta la potenza e la comodità di uno schermo touch. Perfetti per chi vuole leggerezza senza rinunciare allo stile.

  • Vuoi più spazio per lavorare o guardare film?
    Allora i Fold (o Phablet) fanno al caso tuo
    : da chiusi sembrano un normale smartphone, ma una volta aperti raddoppiano la superficie dello schermo, trasformandosi in un mini-tablet. Ideali per chi vuole il massimo della produttività (e dell’intrattenimento) sempre a portata di mano.

In fondo, il cellulare che si piega è la prova che design e innovazione possono davvero andare d’accordo. E chissà — magari il futuro degli smartphone pieghevoli sarà proprio quello di piegarsi un po’ di più, pur di seguirti ovunque.

quote

Oggi riscriveremo ancora una volta la storia dell'industria, trasformando la fantascienza in realtà e guidando una nuova era dei dispositivi pieghevoli.

Yu Chengdong, CEO di Huawei Consumer Business Group

Smartphone pieghevoli sì o no? Vantaggi e sfide dei telefoni che si piegano

Come tutte le novità, anche gli smartphone pieghevoli hanno i loro pregi e qualche piccolo difetto.

Grazie alla tecnologia OLED, questi telefoni offrono colori più nitidi e profondi, angoli di visuale ampi e un consumo energetico inferiore rispetto ai tradizionali schermi a cristalli liquidi — un vero sollievo per la batteria.

Dall’altro lato, però, ci sono alcune sfide: gli schermi OLED hanno costi di produzione più elevati e possono essere più sensibili all’umidità o all’infiltrazione di microparticelle. Inoltre, rispetto ai display LCD, possono risultare leggermente meno luminosi e consumare di più quando mostrano immagini molto chiare o ad alta intensità.

Nonostante questi piccoli compromessi, i telefoni che si piegano rappresentano già un passo importante verso la realizzazione di smartphone sempre più flessibili, efficienti e in grado di adattarsi al nostro stile di vita sempre più digitale. D’altronde si sa, ogni novità richiede tempo per essere perfezionata!

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