I coming out della storia che insegnano a non avere paura

di Redazione 11 Ottobre 2023 •

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L’amore è bello, dentro e fuori! Coming Out Day: un viaggio che incoraggia ognuno di noi a vivere liberamente.

L’11 ottobre si celebra la Giornata del Coming Out, un momento (in più) per affermare liberamente la propria identità sessuale, ma soprattutto per promuovere l’inclusione e ispirare ciascuno di noi a vivere senza paura.

Festeggiato per la prima volta a West Hollywood, in California, su iniziativa dello psicologo Robert Eichberg e dell'attivista per i diritti LGBT Jean O'Leary, già nel 1988 il Coming Out Day raccolse più di 200.000 presenze.

Da quel momento, questa grande festa per i diritti civili non ha più smesso di farsi portavoce della libertà di essere e di amare, ispirando le generazioni di tutto il mondo sotto un unico mantra: love is love.

coming out

“Uscire fuori ”, “Dichiararsi”. Più semplicemente: essere se stessi

Ma facciamo un passo indietro: cosa si intende per coming out? “Uscire allo scoperto”, “dichiarare il proprio orientamento sessuale o identità di genere”: tutto vero, ma non solo. Quello del coming out è un momento cruciale della propria vita e riguarda, anzitutto, il rapporto con il proprio io.

“Uscire fuori dall’armadio” significa guardarsi allo specchio e accettarsi interamente per ciò che si è. Già con questo primo passo è possibile migliorare la propria autostima, superare momenti di stress e costruire rapporti più sinceri. Un po' come tirare un grosso sospiro di sollievo e sentirsi, finalmente, liberi!

E la prima condizione per provare questo senso di liberazione è che, quella di fare coming out, sia una scelta totalmente spontanea. Nulla a che vedere con il, purtroppo diffuso, outing: quella spiacevole situazione in cui a rivelare una parte così intima di te è qualcun altro.

Non c’è nulla di male nell’amare e farlo sapere al mondo, anzi. Chiudersi in se stessi per la paura di affrontare il mondo esterno e confrontarsi con le pressioni sociali può portare a isolarsi ancora di più. Ma ognuno ha i propri tempi che devono essere rispettati, affinché l’aprirsi agli altri non si trasformi in un vero e proprio incubo.

quote

Il coming out è un processo spesso graduale, lungo e complesso, nella vita delle persone LGBTI […] dichiararsi gay o lesbica in un contesto sociale può comportare ancora effetti negativi, in termini di esclusione, discriminazione se non addirittura di violenze subite. Questo è il motivo per cui ancora tantissimi rimangono nascosti

Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay

#LoveIsLove: la rivoluzione passa (anche) dai social!

Se tutto nasce da un atto personale e potente, è vero anche che la Giornata del Coming Out si festeggia proprio per dare voce al diritto di essere se stessi. Ogni anno il Coming Out Day raccoglie membri della comunità LGBTQ+ e chiunque voglia condividere momenti costruttivi di confronto e sostenere il diritto a dichiarare senza filtri chi si ama (lui o lei indistintamente), senza temere il giudizio degli altri. E, neanche a dirlo, i social network sono pronti a sostenere la causa, offrendo un luogo aperto al dialogo e alla condivisione.

Punti di vista diversi e storie di vita che si incontrano, sostegno reciproco e informazione: i social ci mettono le connessioni, gli utenti il proprio vissuto. Ed è così che le principali piattaforme diventano un luogo dove «si celebra l’amore per ogni genere, orientamento e identità ed è il luogo adatto all’inclusione, che dà forza a voci e comunità diverse in tutto il mondo per potersi esprimere e rimanere in contatto» parola di Twitter.

#LoveIsLove, #BornThisWay, #Pride, #ComingOutDay sono solo hashtag, ma c’è di più. Non a caso, molte celeb hanno deciso di esporsi sui social a sostegno della giornata e delle comunità LGBTQ+ o hanno affidato ai propri canali (e follower) il loro coming out. E il messaggio arriva forte e chiaro: sii te stesso!

Coming out... e il resto è storia: quando le star diventano esempio di coraggio e libertà

Da David Bowie a Miley Cyrus, da Kristen Stewart a Elton John. E ancora, Ricky Martin, Harry Styles, Cara Delevingne. Sono tanti i vip che negli ultimi 40 anni hanno deciso di vivere pubblicamente il proprio coming out ma, con questo, hanno fatto molto di più.

Se è vero che non c’è nulla di cui vergognarsi quando si parla d’amore, i contesti in cui rivelare una parte di sé tanto intima non sono tutti uguali. Così come, non sempre, si hanno accanto persone pronte ad ascoltare, comprendere, ma soprattutto a non giudicare. Le storie di chi ha già vissuto un coming out assumono un valore speciale e, se a condividerle con il mondo sono i nostri personaggi del cuore, l’effetto si moltiplica.

Riconoscere le nostre stesse paure e fragilità in quelle “star” che spesso stimiamo per la voce, le doti attoriali e il look impeccabile, d’improvviso ci avvicina a queste figure che sembrano inarrivabili e ci fa dire: allora posso farlo anch’io!

Messaggi probabilmente nati come sfogo o perché stanchi di subire il giudizio altrui (“È solo attraverso la musica che ho trovato la forza di venire a patti con la mia sessualità” – dichiara il cantante Mika parlando delle sue canzoni) che hanno aiutato giovani e adulti di tutto il mondo a vivere serenamente con se stessi e gli altri. A fare un passo che sembra piccolo, ma può portarsi dentro un peso enorme. A dire, finalmente ad alta voce, “l’amore è amore e questo, vale anche per me”. 

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