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Si camuffano, si fingono qualcun altro, si infiltrano tra di noi… No, non sono i rettiliani. Sono tentativi di spoofing: truffe digitali che ingannano la nostra fiducia per rubare informazioni sensibili.

Immagina di ricevere un’e-mail dal tuo capo, una chiamata dalla tua banca o un messaggio dal tuo fornitore di servizi. Tutto sembra autentico, persino rassicurante. Eppure, dietro quel nome familiare potrebbe nascondersi qualcosa di ben diverso: un tentativo di spoofing!

Scopriamo insieme cos’è e come difenderci.

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L'Autorità si impegna a individuare le soluzioni più avanzate per contrastare le pratiche di telemarketing aggressivo, delle quali tutti siamo quotidianamente vittime. Contiamo su una puntuale e tempestiva applicazione delle nuove regole da parte degli operatori telefonici.

Giacomo Lasorella, Presidente dell'AGCOM, Giacomo Lasorella.

Spoofing: l’apparenza inganna

Non tutto ciò che vediamo è reale. E il mondo digitale ce lo ha insegnato bene. Ma con lo spoofing, questo raggiunge un nuovo livello di complessità.

Lospoofing (termine inglese che significa “inganno”) è una tecnica informatica con cui un attaccante si finge qualcun altro, manipolando identità e dati per trarre in errore sistemi o persone. L’obiettivo? Ottenere accessi non autorizzati, carpire informazioni sensibili o diffondere file dannosi all’interno di una rete.

Questo tipo di attacco sfrutta i canali di comunicazione digitale comunemente utilizzati nelle aziende (come e-mail, messaggistica, chiamate VoIP o persino siti web) per entrare in contatto diretto con la vittima. Attraverso strategie di social engineering, l’aggressore cerca di guadagnarsi la fiducia dell’utente, facendo leva sulla sua buona fede o sulla scarsa consapevolezza dei rischi. Cadere vittima di uno spoofing, infatti, non richiede grande ingenuità: spesso basta un attimo di distrazione, una mail credibile, o un click sulla fonte sbagliata. E le conseguenze possono essere molto spiacevoli…

Minacce di Spoofing

Le tante forme dello spoofing

Lo spoofing può assumere forme diverse, in base al tipo di identità o dato falsificato, rappresentando una minaccia significativa anche per la privacy digitale degli utenti.

  • Spoofing telefonico (Caller ID)
    Il truffatore maschera il numero di telefono per farlo apparire come familiare o affidabile.

  • E-mail spoofing
    Vengono inviate e-mail da indirizzi apparentemente legittimi (es. banche, colleghi, fornitori).

  • IP spoofing
    L’indirizzo IP viene alterato per nascondere l’identità reale o simulare un’altra fonte.

Esistono anche forme più sofisticate di spoofing, come la creazione di siti web falsi o la manipolazione dei server DNS, che reindirizzano l’utente verso pagine fraudolente. Riconoscere questi attacchi non è sempre semplice: i messaggi possono sembrare autentici, anche se spesso contengono errori grammaticali o richieste insolite. Inoltre, lo spoofing permette agli attaccanti di cambiare numero di continuo e di presentarsi ogni volta come un nuovo mittente, rendendo ancora più difficile identificarli.

La resa dei conti: AGCOM VS spoofing telefonico

Ma è possibile contrastare o risolvere il problema dello spoofing?
L’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha avviato un'importante iniziativa per contrastare le truffe telefoniche basate su questa tecnica, inclusi gli attacchi vishing. Con la delibera 106/25/CONS, infatti, è stato introdotto un filtro tecnico obbligatorio per tutti gli operatori telefonici, con l’obiettivo di bloccare le chiamate provenienti dall’estero che falsificano numeri italiani. Una pratica, questa, spesso utilizzata per simulare contatti da banche, enti pubblici o numeri locali e ingannare così gli utenti.

Il sistema è progettato per agire su due livelli: il primo riguarda le chiamate con numeri fissi italiani falsificati; il secondo estende il controllo anche alle chiamate con numeri mobili, imponendo agli operatori esteri la verifica in tempo reale dell’autenticità del numero. Se il numero non è valido o attivo, la chiamata viene automaticamente respinta.

Questa misura rappresenta un passo concreto nella lotta contro le truffe telefoniche. Tuttavia, la prima difesa resta la consapevolezza: restare informati, diffidare delle chiamate sospette e verificare sempre le fonti ci aiuta a proteggerci e a rimanere connessi a ciò che è autentico.

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