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Ci sono telefonate che possono cambiare la vita… non sempre in positivo. È il caso del vishing, una tipologia di truffa che gioca sulla fiducia delle persone. Per proteggersi, bisogna imparare a riconoscerne i segnali e adottare delle precauzioni fondamentali.

Squilla il telefono, rispondi e senti: «Buongiorno, la contattiamo dalla sua banca per una verifica urgente sul suo conto. Ha effettuato un pagamento di 980 euro verso un sito estero?» Il cuore accelera. No, non hai fatto nessun pagamento, ma la voce è gentile e professionale, e ti guida passo dopo passo, chiedendoti conferma dei dati.

Questa è la trappola delvishing, una tecnica di truffa telefonica sempre più diffusa e sofisticata, che sfrutta l’urgenza e la fiducia delle persone. Scopriamo insieme come difenderci.

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Le truffe non sono niente di nuovo, ma oggi è talmente facile ed economico clonare la voce di qualcuno che è possibile rendere queste truffe molto più convincenti.

AARP, organizzazione statunitense no profit per la tutela delle persone dai 50 anni in su

Vishing: non fidarti di tutto ciò che senti

Il vishing, termine che deriva dalla fusione di voice (voce) e phishing, è una tecnica fraudolenta sempre più diffusa, in cui i truffatori contattano telefonicamente le vittime fingendosi operatori di banche, istituti di credito o enti affidabili. Con modi convincenti e un tono spesso allarmante, cercano di ottenere informazioni riservate come codici di accesso, credenziali bancarie o autorizzazioni per operazioni online.

Una volta sottratti questi dati, i criminali informatici li utilizzano per accedere ai conti correnti e sottrarre denaro, a volte anche in pochi minuti. In alcuni casi, inducono la vittima ad autorizzare inconsapevolmente pagamenti o bonifici, oppure a installare software malevoli che permettono il controllo remoto del dispositivo.

Questo tipo di attacco è particolarmente subdolo perché si basa sulla manipolazione psicologica: i truffatori fanno leva su emozioni come l’urgenza, la paura o la fiducia nell'autorità per ottenere quello che vogliono. Spesso le vittime non si rendono conto di essere state ingannate fino a quando non è troppo tardi.

Con il miglioramento dell’intelligenza artificiale, poi, le tecniche di vishing stanno diventando ancora più sofisticate e difficili da riconoscere, a causa delle voci sintetiche generate da intelligenze artificiali e i sistemi automatizzati per la gestione delle chiamate, che riescono a simulare il tono, il linguaggio e persino la voce reale di operatori bancari o di figure familiari.

Vishing

Mai dire sì: i trucchi del vishing

Un tipico tentativo di vishing può avere diversi obiettivi: il furto di dati personali, l’appropriazione dell’identità della vittima, oppure la sottoscrizione di contratti fraudolenti. In quest’ultimo scenario, i truffatori (spesso operanti tramite call center esterni) cercano di ottenere registrazioni audio in cui la vittima pronuncia frasi chiave, come un “sì” o un consenso apparentemente innocuo. Queste registrazioni vengono poi manipolate o utilizzate come prova per attivare contratti telefonici o servizi non richiesti, che, pur essendo illegittimi nella sostanza, risultano formalmente validi dal punto di vista legale, rendendo difficile per la vittima dimostrare la frode.

A essere colpiti con maggiore frequenza sono soprattutto gli anziani, considerati bersagli più vulnerabili a causa della minore familiarità con le tecnologie digitali e della maggiore fiducia che tendono a riporre negli interlocutori telefonici. Per evitare che cadano nella trappola, è bene ricordare loro che le banche non chiedono mai dati sensibili per telefono e che, in generale, è sempre buona norma evitare di fornire informazioni personali durante una chiamata, indipendentemente da chi si presenti dall’altra parte della cornetta.

Connessi e informati: la miglior difesa contro il vishing

Okay, ma se si cade vittima di un attacco vishing? In questi casi è essenziale contattare subito la propria banca e denunciare l’accaduto alle autorità, specificando i dati condivisi. Inoltre, se ci si rende conto della truffa durante la chiamata, interrompere immediatamente la conversazione può aiutare a limitare i danni.

Anche se le richieste di rimborso non sono sempre facili da ottenere, l’Arbitro Bancario e Finanziario ha la capacità di concedhere i risarcimenti. In caso di esito negativo, è possibile rivolgersi alle associazioni dei consumatori per supporto.

Parlare del vishing e delle sue ripercussioni è fondamentale: condividere queste informazioni con chi ci sta vicino aiuta a prevenire nuove truffe. Restare connessi con le persone e informati è la migliore delle difese.

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