“Ma i 70 anni di oggi sono i 60 di dieci anni fa!”. Tutti, almeno una volta, abbiamo usato questo amabile passe-partout dialettico per consolare chi festeggia compleanni importanti.
Ma, in effetti, ha ancora senso parlare di anziani? Si vive e si lavora più a lungo e le percezioni, giustamente, evolvono. La definizione stessa del concetto di anzianità è complessa, sebbene per definizione sia associata al superamento del 65esimo anno di età. Esistono ovviamente sottogruppi e differenze nette legate, oltre agli anni sui documenti, alle condizioni di salute, alle risorse disponibili e alla dipendenza (o meno) dagli altri.
La proposta di aggiornare il concetto torna ciclica ma poi bisogna tenere conto di alcune variabili: è risaputo che le aspettative di vita cambiano, e molto, a seconda dei contesti locali. I paesi avanzati, anche in questo senso, fanno una gara a parte.
Ma, oltre i fattori demografici ed epidemiologici, c’è un altro grande tema che, almeno da profani, ci aiuta a valutare l’approccio alla vita degli adulti anziani attorno a noi: il rapporto con la tecnologia.