JOMO o FOMO, questo è il dilemma. Tra gioia e paura di perdersi il "meglio".
di Redazione 8 Ottobre 2024 •
di Redazione 8 Ottobre 2024 •
Una festa pazzesca, il viaggio dell’anno, quella mostra da vedere assolutamente... a quanti di noi è capitato di avere l’impressione di non riuscire a stare dietro a tutto ciò che ci circonda, soprattutto in base a ciò che vediamo sui social?
Questa sensazione ha un nome e si chiama FOMO, acronimo della frase inglese Fear of Missing Out (letteralmente la paura di essere esclusi, di perdersi qualcosa).
Questo timore è sempre esistito, ma nell'era dell'uso incessante degli smartphone si è amplificato, soprattutto perché abbiamo un accesso continuo alle storie (e alle stories) degli altri, che ci porta a confrontare costantemente le loro esperienze con le nostre.
Ma c’è una soluzione: la JOMO, ovvero la gioia di riuscire a perdersi qualcosa per concentrarsi su ciò che ci piace davvero.
Il momento presente è tutto ciò che abbiamo. Non lo sprechi a desiderare un'altra realtà.
Eckhart Tolle, scrittore e oratore tedesco
“Credo che sia colpa della mia FOMO”; “Mi sta salendo la FOMO”; “Che FOMO, ragazzi”.
Il termine FOMO è già entrato nel lessico comune dei più giovani. Se da una parte è una conseguenza normale dell'evoluzione del linguaggio, che si arricchisce continuamente di termini provenienti da internet, dall’altra è però indice di quanto l'influenza dei social e delle dinamiche online stia plasmando il modo in cui si vivono le esperienze quotidiane.
L’uso di questo termine riflette un’ansia crescente legata al bisogno di partecipare a ogni evento o opportunità, per paura di essere esclusi o di non essere "al passo" con gli altri.
Una ricerca del 2023 che ha interessato diversi paesi assieme all’Italia, ha evidenziato che la FOMO è presente soprattutto tra le persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni.
Stiamo parlando dei millennial e della Gen Z, ovvero di quelle persone più propense a utilizzare i social network per sviluppare le loro relazioni sociali. I social, infatti, possono offrire grandi opportunità, ma il loro utilizzo esagerato può avere anche degli effetti negativi sulla nostra percezione della realtà.
Probabilmente, per poterci veramente connettere con gli altri, dobbiamo prima imparare a riconnetterci con noi stessi, per iniziare a vivere in modo più autentico il presente senza guardare quello che gli altri postano sui loro profili.
Per fortuna, un termine che sta guadagnando popolarità come controparte positiva di FOMO è la JOMO, che sta per "Joy of Missing Out".
Mentre la FOMO rappresenta l'ansia o il timore di perdere esperienze o eventi interessanti, JOMO si riferisce alla gioia e alla soddisfazione di scegliere di perdere quelle stesse esperienze, preferendo magari dedicarsi al proprio benessere, alla tranquillità o semplicemente a ciò che si desidera fare in quel momento.
Un recente studio condotto dai ricercatori Rautela e Sharma (2022) ha esaminato le dinamiche tra i giovani adulti che utilizzano i social media, esplorando i legami tra l'uso problematico di internet e il benessere mentale.
Lo studio ha evidenziato che disconnettersi o imparare a utilizzare i social media in modo più equilibrato può offrire significativi benefici per la salute mentale. In questo contesto, la pratica della JOMO si rivela particolarmente efficace, poiché aiuta a ridurre lo stress, liberandoci dalla comparazione sociale e dalla necessità di gratificazione esterna.
Questo approccio, inoltre, incrementa il benessere emotivo, favorendo una connessione più profonda con se stessi e con gli altri.
Come abbiamo detto, la JOMO può aiutare a ritrovare il giusto equilibrio con se stessi, e a imparare a utilizzare con maggior equilibrio i social network, un mezzo che non andrebbe demonizzato, ma capito e utilizzato con intelligenza.
Ci sono diversi modi per integrare la JOMO nella propria vita quotidiana. Ad esempio, si può ridurre il tempo trascorso online, concentrando le proprie energie su qualcosa di tangibile, oppure si può dare priorità a hobby creativi o manuali, come il disegno, la pittura, il giardinaggio o la cucina. Queste attività non solo permettono di staccare dalla tecnologia, ma anche di creare qualcosa di concreto e gratificante con le proprie mani.
Anche praticare la mindfulness e la meditazione può essere un modo efficace per abbracciare la JOMO. Queste pratiche aiutano a focalizzarsi sul momento presente, riducendo l’ansia da prestazione o il desiderio di partecipare a ogni cosa.
Infine, imparare a dire di no senza sensi di colpa è un altro aspetto fondamentale della JOMO. Capire che non è necessario essere sempre presenti a ogni evento o rispondere immediatamente a ogni richiesta permette di scegliere consapevolmente le attività che possono arricchirci realmente, consentendoci di connettersi veramente con se stessi e con le altre persone.