Buon compleanno cinema, i 5 film che parlano di amore e accettazione

di Rolling Stone Italia 18 Dicembre 2023 •

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Il 28 dicembre 1895 i fratelli Lumière proiettavano le prime immagini in movimento davanti a un pubblico parigino sbalordito. Poco più di un secolo dopo, festeggiamo il compleanno del cinema insieme a Rolling Stone Italia con una selezione di film curata da loro!

Che ve lo chiediamo a fare: sono le vacanze di Natale, e siamo sicuri che tutti siate andati al cinema con amici e famiglia almeno una volta in questi giorni. È praticamente una tradizione! In fondo, non dimentichiamolo, il cinema è nato proprio per questo: per unire, intrattenere, e riempire di meraviglia i suoi spettatori. Caso vuole, inoltre, che la data di nascita del cinema cada proprio in questi giorni di feste e riunioni famigliari. Nello specifico, proprio il 28 dicembre. Torniamo indietro alla Parigi del 1895, dove i fratelli Auguste e Louis Lumière, in un caffè pieno di curiosi, proiettano per la prima volta un breve filmato. Il resto è una storia che continua ancora oggi, e ci porta ancora a metterci comodi sulle poltroncine di una sala per vivere nuove, grandi avventure.

Per celebrare questa ricorrenza, insieme a Rolling Stone Italia vi suggeriamo 5 film che accorceranno le distanze non solo fisicamente, portando tutta la famiglia attorno allo schermo, ma anche nello spirito, trattando temi legati alla diversità, all’inclusione e all’accettazione.

ragazzo al cinema in pigiama

Lo scafandro e la farfalla (Julian Schnabel, 2007)

Julian Schnabel è tornato recentemente alla ribalta con Sulla soglia dell’eternità, film che ci ha portato dentro la mente del famoso pittore Vincent Van Gogh. Non è la prima volta però che il regista esplora l’intimità – e la percezione – di menti fuori dal comune. Lo ha già fatto nel 2007, per esempio, con Lo scafandro e la farfalla, film toccante che presenta la convalescenza di un uomo che, a seguito di un incidente, si ritrova completamente paralizzato e costretto a letto. Riesce a muovere solo una parte del proprio corpo: l’occhio sinistro. Che si fa telecamera, e veicolo di interazione, sul mondo circostante, facendogli ritrovare interazioni umane che non sapeva di aver perduto. Il film è tratto dalla storia vera di Jean-Dominique Bauby.

C.O.D.A – I segni del cuore (Sian Heder, 2021)

Remake dell’amata commedia francese La famiglia Bélier, C.O.D.A. – I segni del cuore si è portato a casa tre statuette agli Oscar del 2022, vincendo nelle categorie Miglior Film, Miglior Attore Non Protagonista (Tony Kotsur), e Migliore Sceneggiatura Non Originale (firmata dalla regista Sian Heder). La storia si racchiude tutta nel suo titolo, che in inglese è l’acronimo di Child Of Deaf Adult (figlio o figlia, inteso udente, di persona adulta non udente). La protagonista, la giovane Ruby Rossi (Emilia Jones), si trova a essere l’unica persona dotata di udito in una famiglia composta da mamma, papà, e fratello non udenti. Questo non è mai stato un problema, almeno non finché Ruby non manifesta la volontà di studiare per fare musica e, nello specifico, cantare. La decisione di dedicare la propria vita a qualcosa che rimarrà per sempre incomprensibile ai cari creerà una frattura all’interno dei cuori. Che sarà ricucita proprio attraverso la musica.

Hairspray – Grasso è bello (Adam Shankman, 2007)

Tratto da un omonimo musical di Broadway, remake del film Grasso è bello del regista di culto John Waters. Hairspray è un film tra commedia e musical, spassoso e inaspettato, che vede nei panni di una mamma della povera e proletaria Baltimora degli Anni Sessanta niente meno che… John Travolta, che sa riportarci a momenti di cinema che ci sono entrati nel cuore, come Tootsie o Mrs. Doubtfire. La trama, naturalmente, ruota attorno alla gioia di amare, di esprimersi e di poter essere chi si è nell’intimo. Un classico per tutta la famiglia.

Forrest Gump (Robert Zemeckis, 1994)

Di Forrest Gump si è detto più o meno tutto, e a ragione. Chi non ha visto questo assoluto classico della storia del cinema, o pronunciato le fatidiche parole: corri Forrest, corri? Ma le influenze del film di Robert Zemeckis sulla cultura pop potrebbero continuare: dall’iconica scatola di cioccolatini al fast food di gamberi di cui Forrest, interpretato da un ottimo Tom Hanks, è ghiotto. Il lieto fine, che ve lo diciamo a fare, è assicurato. Così come le lacrime e tanti fazzoletti usati a fine visione.

Sound of Metal (Darius Marder, 2019)

Con Riz Ahmed nel ruolo di protagonista, Sound of Metal è la storia di un batterista di musica metal che, un giorno, comincia a provare fastidiosi problemi all’udito. I sintomi non lasciano spazio a dubbi: continuerà a perdere gradualmente l’udito, fino a diventare sordo. La notizi scatena in lui una profonda crisi esistenziale, che sarà possibile risolvere solo grazie all’aiuto della compagna e delle altre persone attorno. Perché per sentire il suono del battito di un cuore non servono le orecchie.

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