Un anno tutto italiano: 2021 è sinonimo di tricolore
di Redazione 27 Dicembre 2021 •
di Redazione 27 Dicembre 2021 •
L’86% degli italiani è orgoglioso di esserlo. E a ben vedere, aggiungiamo noi, soprattutto con un’estate, quella venti-ventuno, da incorniciare. Sport, musica e cinema. Ma non solo. Facciamo una carrellata dei momenti più salienti dell’anno e delle vittorie azzurre più importanti.
Tutto inizia il 22 maggio con la vittoria dei Måneskin all’Eurovision Song Contest di Rotterdam, un trionfo che ha lasciato tutti “Zitti e Buoni”. Il 16 giugno esce il film d’animazione “Luca”, il primo Disney-Pixar a essere ambientato in Italia (e sì, gli stereotipi Vespa, pasta al pesto e mano a borsa c’erano tutti). Poi, il fatidico 11 luglio, che chi-se-lo-dimentica. Il giorno della finale di Slam di Berrettini – il primo tennista italiano ad aggiudicarsela, sfidando niente di meno che Djokovic - è stato anche quello della finale degli Europei di calcio. L’Italia non vinceva dal 1968, ma allo stadio Wembley di Londra è arrivata la rivincita: It’s Coming Rome, la nazionale ospitante è stata battuta ai rigori.
Nelle settimane successive di soddisfazioni ne sono arrivate ancora. Il 1° agosto a Tokyo, per la prima volta nella Storia dell’atletica leggera, ci siamo portati a casa l’oro, prima nei 100 metri con Marcell Jacob e poi con Gianmarco Tamberi nel salto in alto maschile. Due ori assurdi, nel giro di pochi minuti.
L’8 agosto l’Italia chiude le Olimpiadi 2021 con 40 medaglie. Alle successive Paralimpiadi, la delegazione italiana ha stabilito poi il secondo miglior risultato di sempre dopo Roma 1960, salendo almeno una volta sul podio in ben 11 discipline. Il primo metallo è arrivato con Francesco Bettella, bronzo nei 100 dorso di nuoto, mentre il primo oro se l’è aggiudicato Carlotta Gilli che ha trionfato nei 100 delfino. Tra tutte le medaglie vinte, una Bebe Vio leggendaria, la schermitrice e atleta simbolo del movimento paralimpico italiano, che ha riassunto con una frase l’anno del riscatto: «Se sembra impossibile, allora si può fare… 2 volte!».
"Ci avete messo al centro dell'Europa. Ci avete fatto emozionare, commuovere, gioire, abbracciare. Io sono sempre stato orgoglioso di essere italiano. Quello di cui ci avete resi orgogliosi è di essere uniti in queste celebrazioni in nome dell'Italia."
Mario Draghi, Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana
Non solo musica e sport, gli italiani hanno davvero spaccato tutto. La coppa del mondo di pasticceria a Lione, il doppio successo ai mondiali di bocce sempre in Francia - nella specialità volo della categoria Under 23 – e il trionfo azzurro al campionato del mondo di pesca sportiva organizzato a Pesaro.
È finita qua? Macché. Anche il record da Guinness per la zucca più grande del mondo: lo zuccone è un vegetale di 14 anni da 1226 chilogrammi che ha sbaragliato la concorrenza del Big Pumpkin Festival.
Gli italiani sono orgogliosi di essere italiani
Gli haters diranno Photoshop. Con retorica, verrebbe quasi da dire che si tratta di una specie di risarcimento per le sofferenze patite negli ultimi anni. Quello che abbiamo vissuto ha così dell’incredibile che lo racconteremo ai nostri figli e ai figli dei nostri figli.
Il futuro è sempre più azzurro, con una reputazione internazionale dell’Italia migliorata rispetto alla situazione precedente alla pandemia. Non è un caso che l’Italia è stata la meta più googlata dell’estate 2021 (con un incremento delle ricerche online associate alla parola chiave “Italia” a livello globale del 210%. Parola di Google Trends). L’ufficio Studi di Coop - all’interno del suo report annuale “Economia, i consumi e gli stili di vita degli italiani di oggi e di domani” - ha chiesto proprio agli italiani quali sono stati i fatti recenti che li hanno resi così orgogliosi di essere tali. Il 38% ha risposto l’affermazione dei prodotti italiani nel mondo, il 31% la vittoria dell’Italia agli europei di calcio e il 25%, la capacità degli italiani di reagire alle nuove sfide della pandemia.
Sempre secondo i dati raccolti dal report Coop, i successi che trainano il marchio del Made in Italy nel mondo sono anche da attribuire ai risultati in ambito economico e politico.
Sarebbero queste, più di altre, le condizioni che hanno favorito un tale cambio di immaginario collettivo. Finalmente all’estero siamo molto più di pizza, pasta e mandolino.
E se parte di questo merito fosse da dare anche ai Måneskin? Sì, i Måneskin. Non ce ne vogliano gli economisti ma stiamo parlando della prima band italiana che, negli ultimi vent’anni, ha conquistato in pochissimo tempo il successo internazionale. Damiano, Victoria, Ethan e Thomas hanno scalato le classifiche musicali di tutto il mondo (con la cover Beggin’, la band ha raggiunto il primo posto della Spotify Top 50 Global), aperto il concerto di nientemeno che Mick Jagger, vinto il premio Miglior gruppo Rock agli MTV European Music Awards, un primato assoluto perchè, finora, nessun artista italiano era riuscito ad arrivare nemmeno alle nomination in una delle categorie internazionali, nell'intera storia degli EMA.
Esplosivi, potenti, inarrestabili. I Måneskin sono il simbolo della libertà per la Gen Z in tutto il mondo, attraverso i testi esplosivi delle loro canzoni e l'estetica glam rock con cui, ogni volta, polverizzano gli stereotipi di genere.
I Måneskin sono la narrazione in carne ed ossa di come la cultura italiana contemporanea, dopo una pandemia che ha piegato il Paese e un sistema sconvolto economicamente, sta rompendo gli schemi con il passato, dando vita a nuove idee e immaginari.
Oh, mamma mia-ma, ma-mamma mia-ah!