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Credere a Babbo Natale, tutti lo facciamo da bambini. Ad un certo punto però smettiamo di aspettarlo la notte della Vigilia.

Un uomo barbuto - e panzuto - vestito di rosso che entra in casa nostra dal camino. E non ci ruba cose, ma ce ne porta di nuove. Per chi non conoscesse la leggenda di Babbo Natale sembrerebbe assurdo, eppure tutti la impariamo da piccoli e tutti ci crediamo. C’è chi ne è spaventato e chi non vede l'ora di incontrarlo, ma qualsiasi bambino – nessuna eccezione – non aspetta altro che provare quell’emozione così forte che fa stare svegli durante la notte del 24 in attesa di scendere dal letto la mattina di Natale e trovare l’albero pieno di regali.

Ma come tutte le cose belle, ad un certo punto puff, finiscono. Da un giorno all’altro Babbo Natale non esiste più. Si smette di credere all'esistenza di quel signore che vive così lontano e al freddo, amico di renne ed elfi, gli aiutanti del suo mondo incantato. Ma cosa succede quando la magia si spegne e il Natale si trasforma in una festa come tutte le altre? Quando e perché smettiamo di credere a Babbo Natale?

quote

È divertente credere che ci sia Babbo Natale, c’è più magia

Elle Fanning

Una splendida bugia travestita di rosso

A queste domande ha trovato risposta un professore dell'Università di Exeter, Chris Boyle - forse rimasto traumatizzato dall’amara verità - che ha condotto un’indagine al fine di scoprire come e quando i bambini hanno smesso di credere a Babbo Natale e le sue conseguenze.

Dal Santa Survey emerge che la magia per i bambini di tutto il mondo svanisce intorno agli 8 anni, con piccole differenze di paese in paese. Tra coloro che ci hanno creduto poi, il 65% ha deciso di continuare a fare finta della sua esistenza ancora per un po’. Il 34% afferma inoltre che credere in Babbo Natale li ha spinti a essere più buoni durante l’anno, solo per poter ricevere tanti regali. 

Ma perché abbiamo smesso di crederci? Nonostante il 31% dei genitori affermi di aver continuato a rispondere positivamente alla domanda diretta “Babbo Natale esiste?”, prima o poi tutti i nodi vengono al pettine. Infatti, esistono due grandi categorie di bambini: quelli troppo cresciuti per crederci ancora e quelli che scoprono la verità a causa di qualche errore o parola di troppo di un adulto. Ma cosa succede una volta scoperto che è tutto un’enorme e “spaventosa” bugia?

babbo natale non esiste

Babbo Natale non esiste: first reaction, shock!

Se gli adulti sono in grado di mentire su qualcosa di così speciale e magico, si può fare affidamento su di loro per continuare a essere i guardiani della saggezza e della verità?

Il 56% degli intervistati ha dichiarato di non aver subito nessun trauma e che la fiducia negli adulti non è stata influenzata, mentre il 30% ha affermato di aver messo in discussione la serietà dei propri genitori. Il 15% di loro si è sentito tradito, mentre il 10% arrabbiato e deluso. Forse è per questo che oggi quasi il 28% dei genitori non racconta più ai figli la leggenda. Eppure, il restante 72% si dice felice di raccontare ai propri figli di Babbo Natale.

C’è chi lo scopre a casa, chi a scuola, chi mentre gioca con gli amichetti o chi perché nessuno sa spiegargli come mai un signore così buono e gentile non può aiutare i bambini più sfortunati. Smettere di credere a Babbo Natale è un comportamento naturale, rappresenta una specie di rito di passaggio all’età adulta: i bambini che si sentono pronti a crescere sono in grado di affrontare meglio la situazione senza provare emozioni eccessivamente negative. Ma vale davvero la pena mettere in scena uno spettacolo così ben architettato?

Quando si dice meglio una bella bugia che una brutta verità

Alla fine della sua ricerca Boyle afferma che “La causa principale è un'azione accidentale o deliberata dei genitori, ma alcuni bambini hanno iniziato a mettere insieme i pezzi da soli quando sono diventati più grandi.” Sarà forse che qualche sospetto ci è venuto quando abbiamo imparato a leggere i bigliettini di auguri e abbiamo iniziato a chiedere a mamma e papà "Perché è firmato dagli zii se l’ha portato Babbo Natale?" E via al panico dei loro occhi e alle risposte improvvisate e, ripensandoci, anche senza senso.

Ma quindi la domanda che sorge spontanea è: smetterla di creare speranze evitando così disillusioni o continuare a far credere ai bambini che esiste qualcuno di così buono e speciale nel mondo? A ogni genitore la scelta, ma vogliamo mettere l'emozione che si prova nel preparare latte e biscotti la sera della Vigilia e vedere che la mattina dopo sono rimaste solo briciole? “A Babbo sono piaciuti!” pensavamo. Per non parlare poi di quando vedevamo tutti quei regali impacchettati direttamente dalle mani degli amici elfi.

Insomma, vero o non vero, Babbo Natale fa felici i bambini che ci credono e, che in fondo in fondo, non smettono mai di crederci veramente.

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