Gli italiani cambiano gestore telefonico, in media, due volte l’anno. E, per quanto riguarda il cambio di intestatario della SIM, il dato è di poco inferiore, ma sempre con un trend positivo. Secondo gli ultimi report annuali, sono infatti sempre di più gli utenti che sostituiscono nell’utenza il nome di un’altra persona al proprio.
Le motivazioni possono essere varie. C’è chi compra per sé una SIM card per poi cederla dopo anni al coniuge o a un familiare: se però i rapporti affettivi vengono sfortunatamente meno, proprio questi riceventi si trovano in difficoltà a cambiare operatore conservando il numero. Oppure, esiste la possibilità che un figlio minorenne, che ha ricevuto in regalo da un genitore la prima SIM, una volta raggiunta la maggiore età non voglia più esibire i documenti di mamma e papà al momento della richiesta della portabilità dell’utenza.
La procedura per questo switch non è così complessa, anche se a volte varia in alcuni dettagli in basse alla compagnia telefonica. Quindi, come si può cambiare intestatario di un numero di telefonia mobile?
In primis, a ogni scheda SIM è associato, appunto, un numero di cellulare, a cui vengono collegati i dati dell’acquirente. Le informazioni anagrafiche, fornite proprio durante l’acquisto, sono perciò di proprietà dell’operatore di rete mobile, ma possono essere sostituite o riviste.
Fortunatamente, infatti, nel corso degli anni il processo si è snellito, diventando semplice, gratuito e immediato. Per quanto riguarda CoopVoce, ad esempio, presente e futuro intestatario devono recarsi in un punto vendita della compagnia, muniti di documento di riconoscimento e codice fiscale. Il cambio di intestatario sarà effettivo solo dopo qualche giorno, ma il piano tariffario e i servizi accessori attivi rimarranno invariati.