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La stampa in 3D sta rivoluzionando il settore della costruzione, ma non solo. Tra opere ingegneristiche, oggetti decorativi e le applicazioni in medicina scopriamo di più su una delle innovazioni del secolo.

Immagina di poter creare oggetti tridimensionali di qualunque tipo e trasformare così le tue idee più creative in progetti reali, il tutto con un click. Impossibile? Non sai cosa può fare la stampa 3D, o almeno non ancora.

Un’innovazione che ha ormai superato il boom dei primi anni 2000, quando veniva utilizzata solo come strumento per uso industriale, ma che sta vivendo una seconda giovinezza, viste anche le numerose applicazioni in ambito domestico.

Grazie alla sua semplicità di utilizzo, ai costi contenuti e ai tempi rapidi di produzione, quello della stampa 3D sta diventando sempre più spesso uno dei vantaggi competitivi con cui le aziende affrontano le esigenze di mercato, ma anche un hobby alternativo diffuso tra i più curiosi.

E poi beh, c’è anche chi ha già pensato di usarla per costruire una torre di 30 metri adibita e concerti ed eventi, ma ci arriviamo tra un attimo.

Dal progetto all’oggetto: come funziona la stampa in 3D?

1.. 2.. 3.. Stampa! Sì ok, ma da dove si parte?

Comincia tutto dal progetto 3D: l’oggetto in questione deve prima essere pensato e creato al computer con il supporto di appositi software o siti online, ma può anche essere scelto da uno dei modelli disponibili sul web.
L’importante è fornire alla stampante 3D tutte le informazioni e i dettagli necessari alla produzione, come il materiale da utilizzare e le dimensioni del risultato atteso.

A questo punto, grazie all’utilizzo di un programma apposito (cosiddetto di slicing ), il progetto va “spezzettato” in sezioni, le stesse che la stampante 3D utilizzerà in fase di produzione per lavorare, aggiungendo il materiale un po' alla volta.

E qui comincia la magia!

Grazie a un estrusore – una punta simile a quella di una penna – la stampante comincerà a fondere i filamenti di materia prima e a depositarli su un piatto seguendo il modello 3D.

L’oggetto inizierà a prendere forma strato dopo strato e, ovviamente, in tridimensione.

stampa 3d

Quali materiali si possono stampare in 3D?

Uno degli aspetti più interessanti della stampa 3D sta nella varietà dei materiali che si possono utilizzare per creare oggetti unici e funzionali.

Dalla plastica al metallo, dalla ceramica ai materiali biologici, le opzioni sono praticamente infinite.

La plastica è sicuramente uno dei materiali più comuni e accessibili per la stampa in 3D, ideale per creare prototipi rapidamente e per la produzione di giocattoli e oggetti decorativi.

Il metallo è un'altra valida opzione che consente di creare pezzi robusti e duraturi. Materiali come l'acciaio inossidabile, l'alluminio e il titanio possono essere utilizzati per produrre componenti per macchine, gioielli di alta qualità e persino… componenti di aeromobili! Va da sé che, questo tipo di materiale è più comunemente utilizzato in ambito professionale, in diversi settori dell’industria e dell’artigianato.

Non manca poi un pizzico di… dolcezza!
Esistono modelli 3D in grado di stampare utilizzando sostanze commestibili come materiale di partenza e ottenere prodotti di zucchero o cioccolato. Non si sa mai che finiscano le nostre scorte di dolci o che si voglia pensare alla prossima batteria commestibile

Stampa 3D in medicina e non solo: quali sono le applicazioni possibili?

Alla vasta gamma di materiali che si possono utilizzare con la stampa 3D corrispondono una miriade di oggetti da realizzare, da quelli di uso quotidiano ai progetti altamente specializzati.

È il caso della Tor Alva, la torre realizzata in 3D più alta del mondo: 30 metri di struttura che sarà stampata dall’ETH in 900 ore. Uno spazio innovativo (e sicuramente di impatto) che ospiterà concerti ed eventi culturali, conducendo gli spettatori fino all’ultimo piano attraverso una scala centrale incastonata tra le 32 colonne in calcestruzzo bianco.

Le applicazioni possibili però, non si fermano qui e si spingono fino all’ambito medico.
La stampa 3D sta aprendo la strada a nuove frontiere nella bioingegneria, consentendo la stampa di tessuti biologici e organi artificiali utilizzando materiali biocompatibili. Questa innovazione promette di rivoluzionare il settore, consentendo la produzione su misura di trapianti e protesi che si integrano perfettamente nel corpo umano.

quote

Gli sviluppi più entusiasmanti li vedo in ambito medico cosa che per altro avviene già. La possibilità di accrescere materiale organico cellulare può aprire scenari nuovi e inaspettati.

Alberto Tortora, direttore di Angolo 3D, Azienda specializzata in Digital Manufacturing.

Un mondo di possibilità creative e funzionali, capaci di lasciarci a bocca aperta, ma anche di contribuire al benessere del Pianeta. La stampa 3D, infatti, utilizza la quantità esatta di materiale necessaria per creare le sue opere, evitando così gli sprechi e riducendo il consumo di risorse energetiche e naturali nei processi di produzione.

Sono solo alcuni esempi, ma significativi per comprendere come la tecnologia sia dalla nostra parte, non solo nel prenderci cura dell’ambiente, ma anche nel proporre soluzioni innovative per migliorare le nostre vite, o perché no, per portare un tocco in più di creatività e meraviglia.

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