Dai bit ai beat: come l’AI sta remixando la scena musicale

di Redazione 17 Aprile 2024 •

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Immagina di premere play e scoprire che il nuovo brano che stai ascoltando non è stato creato da un umano, ma da un computer.

Prima c'erano le cassette, poi il CD, l'MP3... e ora? Musica creata dall’AI! L'intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante nel mondo della musica, trasformando tutto ciò che pensavamo di sapere su ritmi e melodie.

Non è più solo una questione di algoritmi che decidono la nostra prossima ossessione musicale. Parliamo di AI che creano musica e canzoni da zero, che sanno come far vibrare le corde giuste e, a volte, sembrano persino metterci l'anima. E mentre queste nuove star artificiali sfornano hit dopo hit, nasce spontanea una domanda: l'AI può davvero toccare il cuore come fa un vero artista?

L’AI diventa PRO: il futuro della musica e non solo

È chiaro che ci stiamo muovendo verso un domani in cui l'intelligenza artificiale potrebbe non solo imitare, ma persino superare il nostro modo di pensare. Uno studio di AI Impacts, basato sulle intuizioni di 2778 esperti, afferma che c'è il 50% di possibilità che entro il 2047 l'AI sia così avanzata da eguagliare o addirittura superare l'intelligenza umana. Questa idea apre un mondo di possibilità, ma solleva anche un sacco di domande sul futuro della nostra creatività.

L'intelligenza artificiale sta avanzando veloce, e ogni giorno vediamo nuovi strumenti capaci di fare cose sempre più complicate. Gli esperti pensano che già entro il 2040 (o anche prima) l'AI sarà in grado di sostituire l’uomo in praticamente in tutti i lavori, compreso il settore artistico e musicale.

Prima che ce ne rendiamo conto, troveremo un brano interamente prodotto dall’AI in cima alle classifiche, pronto a dare del filo da torcere a Taylor Swift o Dua Lipa.

Ma cosa significa questo per la musica, quell'arte che da secoli ci emoziona e ci accompagna nei momenti belli e brutti della vita? Sarà che un giorno un algoritmo ci farà piangere o ballare come se non ci fosse un domani? Oppure ci troviamo di fronte all'alba di una nuova era, in cui umani e macchine collaborano per creare musica in modi inimmaginabili?

sala registrazione

L’AI da voce ai suoi byte, ma in che modo?

L'autotune è stato solo l'inizio. Adesso, con l'arrivo dell'intelligenza artificiale, siamo di fronte a una rivoluzione vera e propria. Strumenti e app all'avanguardia come Soundraw, Suno.ai, Aiva e Flow Machine stanno trasformando il modo in cui viene prodotta la musica, permettendo a chiunque di creare melodie, testi e interi brani che rispecchiano esattamente stili, generi e gusti personali.

Questi generatori AI, un po' come ChatGPT fa con i testi, possono essere addestrati analizzando vasti archivi musicali. Algoritmi che studiano ogni nota, ogni ritmo, sviscerando generi e stili per capire cosa rende unica ogni canzone. Dopo questa fase di apprendimento, è possibile chiedere a questi strumenti di comporre brani su misura, ispirati magari al proprio artista preferito o a epoche musicali specifiche.

E l'AI non si ferma alla melodia. Esamina anche i testi delle canzoni, cercando pattern ricorrenti, dalle parole chiave ai ritornelli tipici di certi generi o artisti. È così che nasce la musica sintetica: una fusione tra creatività umana e precisione algoritmica, in grado di generare pezzi nuovi che mescolano stili e influenze in modi sorprendenti.

Quindi possiamo diventare tutti delle star grazie all’AI?

Beh, l'idea ha il suo fascino, non trovi? L'intelligenza artificiale ci sta sicuramente dando gli strumenti per sperimentare e giocare con la musica in modi che prima erano impensabili. Ma prima di correre a ritirare il nostro Grammy virtuale, fermiamoci un attimo a riflettere.

L'AI può indubbiamente comporre brani che fanno scatenare e magari strappare anche qualche emozione. Però, dobbiamo ricordarci che la musica non è fatta solo di note. È fatta di storie, esperienze ed emozioni autenticamente umane che gli artisti trasmettono. Questa dimensione è qualcosa che, almeno per ora, l'AI non può replicare completamente.

Detto ciò, l'emergere della musica AI non deve essere visto come un campanello d'allarme, ma come un'opportunità: a esplorare collaborazioni inedite tra persona e macchina, spingendoci a riconoscere e apprezzare ancor di più l'unicità della creatività umana. Inoltre, rende la creazione musicale più accessibile a tutti, democratizzando l'arte di fare musica.

Magari non diventeremo tutti celebrità, ma sicuramente avremo l’opportunità di esplorare nuove vie espressive e di connessione, celebrando insieme la ricchezza della diversità e della creatività. E alla fine, non è questo il vero spirito della musica?

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